Negli ultimi giorni sono circolate voci sull’avvio imminente dei lavori per la Linea C del tram di Palermo.
I documenti ufficiali mostrano un quadro diverso. Il progetto è pronto nella sua versione esecutiva, ma servono ancora passaggi autorizzativi e coordinamenti complessi.
Iter autorizzativo ancora aperto
A luglio 2025 il Comune ha chiesto alla Regione una valutazione preliminare prevista dall’articolo 6 del D.Lgs. 152/2006.
La Regione deve stabilire se le varianti del progetto richiedono ulteriori verifiche ambientali. Il termine di legge è 30 giorni, e senza questo passaggio non si può avviare alcun cantiere.
Complessità del tracciato
Il tracciato della Linea C attraversa aree molto diverse tra loro. Collega piazza Giulio Cesare con viale Regione Siciliana passando per Corso Tukory e via Ernesto Basile. Ogni tratto presenta condizioni particolari: spazi ridotti, traffico intenso, presenza di edifici storici e aree universitarie.
Realizzare l’infrastruttura in questo contesto richiede coordinamento tra molti soggetti.
Bisogna gestire interferenze con sottoservizi esistenti, programmare spostamenti di reti idriche e cavi elettrici, integrare piste ciclabili e marciapiedi, mantenere accessi a negozi e abitazioni.
Vincoli storici e ambientali
Il percorso tocca aree del centro storico e zone vicine a monumenti e parchi urbani. Servono soluzioni che rispettino i vincoli paesaggistici e archeologici.
Anche il tema del patrimonio arboreo richiede attenzione: alcune alberature devono lasciare spazio alla linea, ma il progetto prevede compensazioni e nuove piantumazioni sui marciapiedi laterali.
Integrazione con le altre linee
La Linea C non è un’opera isolata. Fa parte del sistema tram di Palermo che prima di tutto avrà l’utilità di connettere i due depositi Roccella e Borgo Nuovo. Inoltre le diramazioni verso via Roma e Bonagia. Per questo i progettisti hanno già inserito predisposizioni per binari e impianti futuri.
Questa scelta semplificherà gli sviluppi successivi ma oggi richiede lavori aggiuntivi e ulteriori autorizzazioni.
Tempistiche realistiche
Dopo l’esito della valutazione preliminare serviranno altri pareri tecnici, compreso quello del Ministero delle Infrastrutture.
Solo a quel punto si potrà approvare definitivamente il progetto e aprire i cantieri.
Anche in uno scenario ottimistico, le ruspe difficilmente arriveranno prima dell’autunno 2025.
Cosa aspettarsi
La Linea C rappresenta una parte centrale del piano di potenziamento del tram di Palermo.
Ridurrà il traffico su assi oggi congestionati e offrirà un collegamento diretto tra il centro storico e il polo universitario e la Circonvallazione.
Ma prima occorre chiudere l’iter autorizzativo e coordinare tutti gli interventi.
mi piacerebbe sapere il numero giornalieri di passeggeri per ogni line adel tram. é mia impressione oppure la linea forum è estremamente sottoutilizzata?
Sinceramente nutro molti dubbi sull’utilità del sistema tram
Che degrado. Parole, parole, parole e palermitani boccaloni.
@Gigi quando la utilizzavo io questa linea era sempre piena di palermitani grezzi non paganti. Poi mi sono schifato di tutto questo cesso sotto cielo e sto sempre a casa in attesa di traslocare in una città civile. Ma dubito che sia migliorata, può solo essere peggiorata.
Un progetto esecutivo con tutti sti inghippi?
3 anni. 3 cazzo di anni di filosofia dell’assessore.
Questo paesone andrebbe militarizzato, con una amministrazione militare non palermitana, a tempo indefinito.
Invece sempre i soliti politici locali, della stessa inciviltà di chi li vota. Sono una cosa sola.
“Il tracciato della Linea C attraversa aree molto diverse tra loro. Collega piazza Giulio Cesare con viale Regione Siciliana passando per Corso Tukory e via Ernesto Basile. Ogni tratto presenta condizioni particolari: spazi ridotti, traffico intenso, presenza di edifici storici e aree universitarie……Bisogna gestire interferenze con sottoservizi esistenti, programmare spostamenti di reti idriche e cavi elettrici, integrare piste ciclabili e marciapiedi, mantenere accessi a negozi e abitazioni……Servono soluzioni che rispettino i vincoli paesaggistici e archeologici……Anche il tema del patrimonio arboreo richiede attenzione: alcune alberature devono lasciare spazio alla linea…..”
Ma solo ora i progettisti si sono resi conto che tale progetto potrebbe causare tanti problemi?
Non era prevedibile che se si interviene in una zona tra le più caotiche e incasinate della città c’ è il rischio che si blocchi per mesi o per anni tutta la città ?
Sarebbe stata molto più utile per la città la linea metropolitana Oreto/Mondello. Stanno passando come sempre anni e anni e oceani sotto i ponti…
L’ho sempre detto che a Palermo andava fatta la metropolitana sotterranea. L’ho sempre detto che le strade sarebbero diventate ancora più strette. L’ho sempre detto che l’ennesimo spreco di denaro dato in mano a “esperti” palermitani.
Caro Belfa, questo paesone è già bloccato così da prima che io e te nascessimo. Guardati intorno.
per tutti i detrattori del tram: nelle città “civili” del centro-nord europa le reti del tram sono in espansione. palermo non ha strade più strette rispetto alla maggior parte delle città europee. le macchine posteggiate in seconda fila non vi fanno nessuna impressione, il tram sì. il ritardo di queste linee è dovuto anche e soprattutto a gente come voi, ai comitati, ai giornalisti e ai cosiddetti esperti. se da decenni in città non si riesce a uscire dalla stupida contrapposizione tram-metro è a causa vostra e delle vostre bacate idee.
sono mezzi diversi, non alternativi l’uno all’altro.
c’è una differenza fra noi fautori del tram e voi ignoranti. noi fautori del tram siamo strafavorevoli anche alla metropolitana, voi volete solo quella, e i motivi li lascio alla vostra sporca coscienza.
@Punteruolo appunto: nelle città CIVILI. Palermo NON è una città civile.
Tu te ne sei scappato in Germania. Hai dimenticato oppure fai finta di non sapere come sono i palermitani veri. Prima si deve cambiare l’antropologia con un’occupazione militare, poi si pensa alle infrastrutture.
Nel tram non me ne faccio nulla se poi ho paura a prenderlo.
A Palermo macchina tutta la vita, portiere rigorosamente bloccate, dash cam sempre accesa e, se la situazione si mette male, utilizzo del bastone blocca sterzo-pedale in modo alternativo.
Esagerazioni da una parte e dall’altra. Girando parecchio per l’Europa posso tranquillamente dire che Palermo non sarà il massimo della civiltà ma non credo minimamente che sia incivile al punto tale da vedere l’esercito e manganellare i cittadini.
Non penso nemmeno che chi è contro il tram, magari favorevole alla metropolitana, debba sentirsi poi così sporco…
Personalmente sono per un sistema integrato. Mal, tram, passante e anello.
Taker da dove scrivi? perché se anche tu scrivi dalla Germania, o anche banalmente dalla provincia di Enna, piuttosto che di Torino, quello che dici lascia il tempo che trova. Anche io quando da settembre vivrò in una provincia civile, potrò resettare tutto e dare lezioni di come dovrebbe essere Palermo. Seduto comodamente sulla sedia della mia città popolata da persone civili, come se nulla del mio passato fosse mai accaduto.
Ma solo chi vive qui sa come è. Definire “esagerazione” la pericolosità di prendere un mezzo AMAT a Palermo, su ruote o rotaia che sia, significa essere completamente sconnessi dalla realtà.
Non mi stupirei se tutti questi utenti non abbiano mai preso un mezzo AMAT in vita loro.
La metropolitana è l’unico mezzo che attualmente potrebbe funzionare con la realtà di Palermo. Sia perché non sottrae il già esiguo spazio in superficie, sia perché c’è più controllo a bordo: difficile viaggiare a scrocco come sui mezzi AMAT, difficile picchiare duro e farla franca; tutti i vagoni hanno le telecamere e, sono presidiati da pubblici ufficiali fissi pronti a chiamare i rinforzi.
Chi vive a Palermo ogni giorno ha un’esperienza reale che nessun osservatore esterno, per quanto informato o analitico, può sostituire. A Palermo non basta costruire cose nuove se manca un senso condiviso di spazio pubblico. È proprio per questo che bisognerebbe incominciare con educazione civica, esempi positivi, controllo, partecipazione, presidio del territorio.